giovedì 2 ottobre 2014

TRE COSE CHE NON DOVETE FARE SU INTERNET ( E NON C'ENTRA IL PORNO )

--> Tre cose che non dovete proprio fare su Internet (e non c'entra il porno) 1 - Non fatevi prendere all'amo Si chiama phishing (gioco ortografico dall'inglese fishing cioè pescare) il modo più diffuso, da parte dei malintenzionati, di impossessarsi delle vostre credenziali, password, pin, ecc. L'esempio classico è la mail, con l'intestazione di una banca, di un'assicurazione, delle Poste, che vi comunica un blocco temporaneo del vostro conto per qualche attività sospetta a vostro danno, la necessità di incassare un bonifico o una banale verifica dati. Per risolvere il problema che vi viene prospettato dovete solo inserire i vostri dati nei form che vi vengono presentati dalla stessa mail-esca. E tra questi dati, immancabilmente, c'è la password che serve per accedere al conto che gli imbroglioni di turno useranno a man bassa. Le mail da phishing sono riconoscibili, quasi sempre al primo colpo, perché la banca (o quel che è) che vi scrive, non è la vostra, quindi non può avere nulla da chiedervi. Ma se fosse la vostra banca, le possibilità, verifcabili con una semplice telefonata, sono due: è una mail falsa (ignoratela e/o segnalatela alle forze dell'ordine) oppure è una mail vera (praticamente impossibile, ma se fosse, cambiate banca perché una procedura simile vi espone a troppi rischi). 2 – Non fatevi prendere dalla fantasia C'è chi fa finta di volervi risolvere un problema finanziario e chi chiede esplicitamente soldi, facendo appello alla vostra generosità, magari con un lieve sottinteso sessuale (che non guasta mai). Esempio tipico è la mail proveniente da una qualche Elena (o Tania, o Svetlana) che vive in una qualche sperduta località della Grande Madre Russia e che chiede aiuto per comprare una stufa, dato che là fa freddo (come tutti sappiamo) e manca, guarda caso, una marito, un capofamigia che possa provvedere alla povera lei e alla sua vecchia mamma o ai suoi piccoli figli. Richieste modeste (sui 300 euro) foriere di ulteriori contatti e promesse inespresse che porterebbero solo a delusioni economiche e sentimentali. Per non parlare del'ancora più sofisticata truffa del riscatto da pagare, in un Paese lontano lontano (dell'Africa o dell'Asia) per liberare una ricca ereditiera che non ha accesso al suo denaro (proprio perché prigioniera) ma che vi compenserà generosamente appena rientrata in patria. Qui, per l'aspirante eroe, il costo delle “beneficenza” aumenta notevolmente, ma il risultato è sempre una perdita. 3 – Non fatevi prendere, punto e basta! Dove l'intreccio di tutti gli elementi anzidetti raggiunge il massimo è su Facebook con i cosiddetti fake (= falsi, riferiuto a profili di persone inesistenti o che non sono ciò che dicono di essere). Chi non si sentirebbe attratto dalla foto di una bella ragazza, mai vista prima, che gli chiede l'amicizia? Primo pensiero: «Si sarà sbagliata con qualcun altro» Secondo pensiero: «Sta cercando amici / amanti» Terzo pensiero: «Che mi costa rispondere di sì?» Le prime due cose potrebbero anche essere vere, ma con la terza si cade nella trappola. Infatti la nuova “amica” approfitterà dell'amicizia concessale come minimo per postare pubblicità di dubbie attività commerciali, in secondo luogo per tentare truffe tipo phishing o del tipo visto prima e, male che vada, per accedere ai profili dei vostri amici, con i quali ripetere il giochetto. Che fare se si ricevono proposte del genere? Beh, i modi di accrgersene sono molti: visitando il profilo della “bellona” di turno si vede che ci sono pochissime o zero informazioni personali o foto di vita vissuta, pochissimi post e impersonali; ricercando la foto del profilo con Google la si trova, magari, legata a diversi profili o a diverse persone in varie parti del mondo. Ma il sistema principe è un po' di autoironia. In fondo, per la maggior parte di noi, basta chiedersi: ma perché questa qui dovrebbe interessarsi proprio a me? esempio di pishing

mercoledì 28 maggio 2014

LA POSTA DI LIBERO SOTTO ATTACCO HAKER


--> E' in corso un attacco informatico contro chi ha un account di posta elettronica su libero.it, le prime avvisaglie ci sono state questa mattina quando sono iniziate ad arrivare email con un estensione " .html " che reindirizza il navigatore verso altri siti, noi ne abbiamo verificato uno e aveva caratteri cirillici, altri, sembra , siano indirizzati in argentina. Contattati telefonicamente gli utenti dal cui account arrivavano le email sono caduti dalle nuvole, alcuni hanno deciso di azzerare immediatamente l'account e di rifarne un altro per altri è un problema perdere tutta la corrispondenza. Altri utenti si sono accorti dell'intrusione perché arrivavano messaggi di ritorno di indirizzi email che ormai non esistevano più ai quali evidentemente l'haker aveva inviato la stessa email con il regalino, altri ancora hanno ricevuto l'avviso da libero stesso in quanto pur non avendo inviato nessuna email il sistema li segnalava per aver inviato un numero di email superiore al previsto. Sembra che l'attacco si stia intensificando, consigliamo la massima attenzione. come si presentano le email pirata




COME BLOCCARE CHI VUOLE " HAKERARTI" LA TUA EMAIL

sabato 22 febbraio 2014

WHATSAPP DOWN


--> Ovviamente sono subito iniziati gli sberleffi per il downright di whatsapp di questa sera, almeno al momento non funzione,un pessimo inizio per Zuckerberg che lo ha appena acquistato per 19 miliardi di dollari......sembra che WhatsApp abbia confermato il disservizio al sito Bgrindia. com e annunciato che sta già cercando di risolvere il problema. Attualmente l’app per smartphone parte ma non riesce a connettersi ai server, e c’è chi ipotizza un sovraccarico del sistema: non sarebbe la prima volta che accade, specie nei fine settimana, quando il traffico è più intenso. NON FUNZIONA NEPPURE IN BRASILE... Il WhatsApp servizio di messaggistica on line è caduto nel pomeriggio di Sabato (22). L'applicazione ha iniziato a fallire a circa 15:30, non essendo in grado di inviare o ricevere messaggi. Ad oggi, l'azienda ha recentemente acquistato da Facebook, non si è pronunciata sulla questione, ma si possono trovare molti reclami brasiliani su Twitter. Non è chiaro se questo problema è WhatsApp globale o locale, come è accaduto nelle recenti implementazioni della nona cifra su dispositivi mobili. Tuttavia, il problema sembra interessare tutte le piattaforme in cui l'applicazione è disponibile. Quando si invia un messaggio, l'utente si trova di fronte il orologeria costante, il che significa che il testo non è stato neppure consegnato ai server app. Inoltre, non essendo in grado di ricevere alcun messaggio ai tuoi contatti.